Le nuove tecnologie infatti offrono la possibilità di recuperare le vecchie impermeabilizzazioni nei conglomerati stradali trasformandole da rifiuto speciale a materia prima seconda.
Un’attitudine green già insita nella natura del prodotto che nacque modificando il bitume con il polipropilene atattico, prodotto non voluto nella fabbricazione dell’isotattico. Apriamo con un estratto dal libro di Massimo Schieroni “MBP una grande storia italiana” che evidenzia il tratto green delle membrane bitume polimero.
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